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Film di Natale: perché li amiamo così tanto?
I film natalizi, offrono spesso speranza, gioia, amore e la promessa di un mondo più gentile.
I film delle vacanze ci rendono felici, ma che cos'è la felicità? In psicologia vengono riconosciute due tipologie di felicità:
Felicità edonica: fa riferimento a ciò che proviamo, alle sensazioni di piacere e quindi, tende ad essere più transitoria; ne è un esempio mangiare del cioccolato;
Felicità eudaimonica: deriva da esperienze che creano un senso di significato e scopo e permane con noi più a lungo.
Entrambi i tipi di felicità sono importanti e contribuiscono al benessere generale in modi diversi. Durante le vacanze possiamo sperimentarle entrambe.

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Cosa succede quando guardiamo un film natalizio?
Quando guardiamo un film di Natale proviamo emozioni positive, rispondendo all’umorismo, al romanticismo, a un luogo bellissimo, a un attore attraente o a un lieto fine. I film delle vacanze possono anche creare un senso più profondo di significato ripristinando la speranza e la promessa di una connessione sociale, senso d'amore e nuovi buoni propositi; questa è l’essenza del messaggio e nulla importa di quanto sia contorta la trama.
Da alcuni i film Natalizi vengono “snobbati” perché ritenuti prevedibili, sdolcinati e stereotipati; uniscono pezzi di commedia romantica a drammi leggeri, cura della famiglia e degli altri. Questo ci rassicura, ci fa sentire bene, soprattutto in questo momento dove tutto sembra così sconvolto e imprevedibile.
La prevedibilità offre comfort. Non importa quanto stravagante, incredibile o semplicistica sia: la trama attinge a emozioni reali. Vogliamo tutti sentirci connessi e a casa per le vacanze.
Non dimentichiamo che i film delle vacanze tendono ad essere adatti alle famiglie e possono essere una buona opzione per l’intrattenimento multigenerazionale.
Le risate, inoltre, possono avere un impatto a livello dei neurotrasmettitori simile agli antidepressivi; ridere può anche abbassare gli ormoni dello stress, che contribuiscono a danneggiare il nostro sistema cardiovascolare, metabolico e immunitario, aumentando la vulnerabilità a malattie. Una dieta costante di emozioni positive può aumentare l’ottimismo e la resilienza, rendendoci più aperti, creativi e produttivi!

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Cosa vuol dire realmente essere felici?
I ricercatori sostengono che le persone felici non siano innamorate di beni materiali o del lusso. Queste persone starebbero bene con i semplici piaceri della vita: accarezzando un cane, sedendosi sotto un albero, godendosi una tazza di cioccolata calda.
Ecco i 3 ingredienti che ritroviamo nelle persone che possono essere definite "felici":
vivere per uno scopo, trovando la gioia nelle relazioni;
lavorare per i propri obiettivi;
agire secondo i propri valori.
Un'opinione diffusa è che la felicità venga raggiunta una volta ottenuto un determinato traguardo, come trovare il partner perfetto o ottenere un determinato stipendio. Gli esseri umani, tuttavia, sono eccellenti nell’adattarsi alle nuove circostanze, il che significa che le persone si abitueranno alla loro nuova relazione o ricchezza, torneranno a un livello di felicità di base e cercheranno il prossimo traguardo.
Ecco 8 comuni modi di pensare che ti impediscono di raggiungere la felicità:
Sarò felice quando sarò ricco;
Sarò felice quando avrò successo;
Sarò felice quando troverò la persona giusta;
Sarò felice solo quando mi sposerò;
Non posso essere felice se non ho una relazione;
Non posso essere felice perché la relazione è finita;
Non mi riprenderò mai da questa rottura;
I migliori anni della vita sono passati.
Fortunatamente lo stesso principio di adattamento si applica ai momenti di crisi: ricordiamoci che siamo resilienti e molto probabilmente ritroveremo la felicità, adattandoci anche alle situazioni che sul momento ci appaiono più avverse.
Dott.ssa Beatrice Savasta
Membro del Team Unobravo
Psicologa Sistemico-Relazionale
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